Entro marzo 2022 sarà pubblicato un bando da 1,5 miliardi di euro per installare pannelli sulle coperture degli edifici ad uso agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Si tratta dei fondi pubblici destinati alla realizzazione di ‘Parchi Agrisolari’ , attingendo agli stanziamenti del PNRR relativi alla componente ‘Economia circolare e agricoltura sostenibile’, Missione ‘Rivoluzione verde e transizione ecologica’ del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’obiettivo -spiega il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF) – è quello di sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo.
L’intervento prevede, infatti, l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, puntando a raggiungere una superficie complessiva pari a 4,3 milioni di mq per 0,43 GW, e contribuendo così ad aumentare la sostenibilità e l’efficienza energetica del settore.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di ridurre gli alti consumi energetici del settore agroalimentare, dal momento che l’Italia è tra i Paesi dell’Unione Europea con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare (al terzo posto dopo Francia e Germania). I costi energetici rappresentano oltre il 20% dei costi variabili per le aziende agricole, con percentuali ancora più elevate per alcuni sotto-settori.
Per questo si è deciso di investire nella produzione di energia rinnovabile e conveniente, riqualificando le strutture produttive, con la rimozione di eternit/amianto dai tetti e/o il miglioramento della coibentazione e dell’areazione, così da migliorare anche le condizioni di vita degli animali allevati.
Le domande saranno valutate dal GSE, indicato dal MiPAAF quale attuatore della linea di intervento PNRR, con cui si sta predisponendo una convenzione ‘pubblico-pubblico’ che consentirà di avviare subito l’attuazione dei programmi fotovoltaici le cui domande avranno ricevuto parere favorevole. Il Ministero dell’Agricoltura manterrà il ruolo di punto unico di contatto con il Servizio centrale per il PNRR e avrà la responsabilità in tema di supervisione complessiva dell’intervento, in ognuna delle diverse fasi di attuazione dei progetti, oltre che in materia di gestione dei flussi finanziari.