Analizziamo i contributi statali nell’ambito dell’iniziativa Resto al Sud , destinata a favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno. Tale iniziativa prevede una platea estesa di destinatari, che include anche under 46 e liberi professionisti.
Oltre ai finanziamenti ordinari, il Decreto Rilancio ha istituito un ulteriore contributo fondo perduto a condizione di aver completato il programma ammesso alle agevolazioni e di essere in regola con il pagamento delle rate e gli adempimenti previsti.
L’incentivo Resto al Sud consente di ricevere fino a 50mila euro se beneficiari singoli e fino a 200mila euro se l’incentivo viene chiesto da una società di 4 o più persone.
Il finanziamento è volto a coprire il 100% delle spese ammissibili. Precisamente sono previsti:
- contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento;
- finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.
Contributo aggiuntivo
L’art. 245 del Decreto Rilancio ha poi previsto un ulteriore contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante pari a:
- 15.000 euro per attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione in forma individuale;
- 10.000 euro per ogni socio, fino ad un massimo di 40.000 euro, per attività esercitate in forma societaria.
Il contributo aggiuntivo è fruibile dopo il completamento del programma di spesa ammesso alle agevolazioni, purché il/i beneficiari sia/siano in regola con il versamento delle rate del finanziamento bancario e con gli adempimenti del caso.
N.B. Le scadenze di legge relative al contributo sono state prorogate d’ufficio ai sensi dell’articolo 103 del decreto Cura Italia (decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020 e successive modifiche e integrazioni), in considerazione dell’emergenza Coronavirus.
Altre novità del Dl Rilancio
Per le domande presentate dopo il 19 luglio 2020.
• Per le imprese individuali il massimale di spesa è elevato a 60.000 euro;
• per le iniziative imprenditoriali, 50% di contributo a fondo perduto e 50% di finanziamento bancario agevolato.
I beneficiari dell’iniziativa sono tutti gli under 46 residenti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) al momento della presentazione della domanda, o che vi trasferiscono dopo la comunicazione di esito positivo. Possono presentare domanda anche gli aspiranti imprenditori residenti (o che si impegnano a trasferire la residenza) nei 116 comuni di Lazio, Marche e Umbria.
Come ulteriore requisito viene chiesto di non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento e di non essere già titolari di altra attività di impresa in esercizio.
Ai liberi professionisti viene chiesto di non risultare titolari di partita IVA nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni.
Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.
Possono presentare la domanda:
- senza limiti temporali, tutti coloro che non hanno ancora compiuto 46 anni;
- fino al 31/12/2020, chiunque non aveva compiuto 46 anni alla data del 01/01/2019, mentre dal 01/01/2021 il requisito deve essere posseduto alla data di presentazione della domanda;
- senza alcun limite di età, chiunque vuole avviare un’attività imprenditoriale in uno dei 24 comuni compresi nel cratere sismico del Centro Italia
Progetti ammessi
Con il finanziamento Resto al Sud è possibile avviare iniziative imprenditoriali per:
- la produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
- la fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- il turismo.
Incentivi anche alle attività libero professionali svolte in forma individuale e come società tra professionisti (STP).
Può presentare la domanda:
- chi nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda non risulta titolare di partita IVA;
- chi, pur titolare di partita IVA nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda, non l’ha mai movimentata;
- chi, pur titolare di partita IVA nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda, l’ha movimentata ma per attività associata a un codice Ateco non identico fino alla 3° cifra di classificazione;
Per le società tra professionisti è ammessa la presenza di soggetti senza i requisiti per massimo 1/3 della compagine sociale.
Spese ammissibili
Sono finanziabili le spese relative a:
- interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili – massimo 30% del programma di spesa;
- macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
- programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione (TIC);
- altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.
Non sono ammissibili le spese di progettazione, le consulenze e quelle relative al costo del personale dipendente.
Come presentare domanda
Le domande devono essere inviate attraverso la piattaforma dedicata accessibile dal sito Invitalia.it. Per presentare domanda è necessario:
- registrarsi ai servizi online di Invitalia compilando l’apposito form;
- consultare e scaricare i fac-simile della modulistica;
- disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) valido e attivo, in considerazione del fatto che tutte le comunicazioni tra l’Agenzia e i proponenti avvengono esclusivamente via PEC
- successivamente alla presentazione della domanda, nella sezione “Contatti”, i proponenti potranno modificare numeri di telefono, indirizzo mail e PEC.
Resto al Sud è un incentivo a “sportello”: le domande vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo. Le domande vengono valutate mediamente entro due mesi dalla presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti). Per predisporre i progetto è possibile richiedere assistenza gratuita a uno dei soggetti accreditati con Invitalia.
Criteri di valutazione
I progetti verranno valutati in base ai seguenti criteri:
- adeguatezza e coerenza delle competenze dei soci rispetto alle specifiche attività previste dal progetto imprenditoriale;
- capacità della compagine di presidiare gli aspetti del processo tecnico-produttivo e organizzativo;
- potenzialità del mercato di riferimento, vantaggio competitivo dell’iniziativa e relative strategie di marketing;
- sostenibilità tecnico-economica dell’iniziativa;
- verifica della sussistenza dei requisiti per la concessione della garanzia del Fondo di Garanzia per le PMI.