Il moltiplicarsi delle zone a traffico limitato nelle nostre città, motivato da diverse esigenze come preservare il patrimonio storico-artistico dei centri storici, ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico e, non ultima, la necessita delle amministrazioni di fare cassa grazie alla concessione dei permessi di accesso e/o circolazione (e alle conseguenti sanzioni amministrative per il mancato rispetto soprattutto degli orari di accesso), ha indotto il ministero dell Infrastrutture e dei trasporti a scrivere le “Linee Guida sulla regolamentazione della circolazione stradale e segnaletica nelle zone a traffico limitato”.
Queste danno indicazioni ai Comuni innanzitutto su come istituire nuove Ztl o modificare quelle già esistenti realizzando un sistema di circolazione il più efficiente possibile. Quindi quali provvedimenti da prendere per garantire il rispetto di regole e divieti da parte della cittadinanza, quali le procedure di autorizzazione all’installazione degli impianti di controllo automatico e quale, infine, la segnaletica corretta.
I Comuni sono liberi di creare o estendere zone a traffico limitato, anche più di una in ogni centro abitato, rispettando solo alcune poche norme che – viene da dire – sembrano essere dettate dal buon senso oltre che da specifiche disposizioni di legge (nello specifico dal Codice della strada): garantire la circolazione stradale nella rete viaria esterna, installare adeguata segnaletica, comprensibile a tutti, che tenga conto anche delle particolari condizioni di persone con disabilità, uniformare gli orari di accesso dai diversi varchi e le categorie di utenti autorizzati.
E ancora, fare in modo da non procurare deviazioni del traffico dal proprio centro a quello di un Comune vicino (salvo ottenerne il nulla osta), prevedere in ogni caso orari nei quali è possibile effettuare operazioni di carico e scarico merci, esentare i motoveicoli dalle restrizioni.
Con la premessa che più variabili si inseriscono alla regolamentazione delle Ztl minore sarà la comprensione di questa da parte della cittadinanza, le linee guida individuano i quattro caratteri della variabilità, che può essere relativa alle fasce orarie all’interno delle 24 ore, ai giorni feriali e festivi all’interno della settimana, a giorni specifici della settimana, a mesi o periodi all’interno dell’anno. Specifici divieti, poi, possono essere messi all’ingresso e alla circolazione di particolari categorie di mezzi.
Molto importanti nelle zone a traffico limitato, in generale, e in quelle variabili in particolare, sono i «pannelli a messaggio variabile», obbligatori nel caso in cui ci sia il controllo elettronico dell’area circoscritta.
Riguardo il controllo elettronico degli ingressi alla e delle uscite dalla Ztl, è utile ricordare alle amministrazioni locali che gli impianti devono avere determinate caratteristiche e requisiti tecnici, essere installati in tutti i varchi di accesso/uscita ed essere omologati a livello ministeriale.